Bollete pazze Ruzzo? Non paghiamole!

Lo scorso anno la società per azioni che gestisce i servizi idrici integrati in provincia di Teramo, la Ruzzo Reti, si è resa responsabile dell’invio di centinaia di bollette con importi assurdi, nell’ordine delle migliaia di euro, e in qualche caso addirittura superiori ai 5000 euro.
Ci è sembrato ingiusto che in un periodo critico come questo che stiamo vivendo: pandemia CoVid19, problematiche occupazionali e salari da fame potessero arrivare salassi simili a quelli citati per pagare l’acqua! Non avere abbastanza soldi per pagare il servizio dell’acqua o addirittura dovere accedere a finanziamenti per poterlo fare ci è parso assurdo. Per questi motivi abbiamo scelto di interessarci della questione, in quanto Casa del Popolo di Teramo, e vedere se fosse possibile dare una mano.
La Ruzzo Reti gestisce i servizi idrici integrati (acqua corrente, fognature e depurazione acque reflue) a tutti i comuni dell’ente d’ambito teramano (tranne Fano Adriano), l’ente d’ambito comprende 40 comuni su 47 della provincia di Teramo. Tutti i comuni serviti sono anche soci della società per azioni (tranne Isola del Gran Sasso, Pietracamela e Pineto), i sindaci dei comuni soci votano per eleggere il consiglio d’amministrazione della Ruzzo Reti.
La breve introduzione per chiarire di cosa stiamo parlando, una società di provincia il cui consiglio di amministrazione è di nomina politica.

Le bollette esagerate sono state emesse sfruttando:
– il cavillo dell’autolettura, chi non la aveva effettuata si è di fatto visto segnare un acconto sul consumo enorme;
-una piccola furbizia per gli importi del 2018, di fatto non esigibili per legge, ma richiesti lo stesso;
di fronte alla sorprese degli utenti la S.p.A. ha ben tenuto a specificare che gentilmente consentivano la rateizzazione per chi avesse problemi a saldare, sperando forse di nascondere così la mala gestione della vicenda e il tentativo di far quadrare i conti del carrozzone Ruzzo Reti mungendo gli utenti.

 

 

Oltre alle bollette ridicole è evidente anche un problema di carattere politico, sull’utilizzo di un bene come l’acqua da parte di chi in teoria
dovrebbe gestirla al meglio per la popolazione teramana.

Come primo momento di confronto e protesta abbiamo organizzato una assemblea pubblica in piazza Martiri della Libertà che ha visto la partecipazione di compagne, compagni e di tanti utenti sgomenti e arrabbiati.

L’assemblea ha generato delle proposte e ha deciso di continuare sul percorso di piazza per tenere alta l’attenzione su una questione che lungi dall’essere corporativistica o settaria riguardava (e riguarda) tutti.
Venne deciso di organizzare una manifestazione davanti alla sede della Ruzzo Reti in via Nicola Dati a Teramo, nonostante il periodo pandemico abbiamo riscontrato ancora un grande appoggio da parte della popolazione e abbiamo ricevuto numerose richieste di sostegno, soprattutto per ciò che riguardo l’impiantoburocratico, per questo motivo abbiamo deciso di organizzare uno sportello presso la Casa del Popolo per ricevere, ascoltare e aiutare chi era più in difficoltà.
Mentre succedevano queste cose la città si riempiva di striscioni contro il malaffare della Ruzzo Reti.


Assemblee e incontri hanno portato a queste proposte, avanzate dalla Casa del Popolo alla Ruzzo Reti S.p.A. e per conoscenza a tutti i sindaci dei comuni soci:
-Scorporo degli importi relativi al 2018, non esigibili a norma di legge. Per la Società gli utenti si sarebbero dovuti recare in sede a compilare un modulo per riottenerli, una bella presa in giro visto che semplicemente nono dovevano pagarli.
-Moratoria: totale per gli utenti con isee sotto agli 8000 euro e proporzionata all’isee per chi lo avesse superiore a tale cifra;
La Società si è rifiutata di incontrare pubblicamente l’Assemblea, e l’Assemblea si è rifiutata di andare a contrattare all’interno della loro sede,
siamo giunti così a un compromesso: due delegati della Casa del Popolo si sono recati presso l’ufficio protocollo per consegnare le proposte dell’Assemblea.
A livello politico la risoluzione dell’Assemblea ha avuto ampio appoggio e consenso ed è arrivata anche in consiglio comunale a Teramo; una consigliera di maggioranza ha chiesto al consiglio, proponendo la moratoria, di fare proprio lo spirito della Casa del Popolo e di aiutare le persone in difficoltà. Essendo stata votata a maggioranza la moratoria arriverà in consiglio di ammiistrazione della Ruzzo Reti.
Ora riteniamo sia necessario un consiglio di amministrazione straordinario della Ruzzo Reti S.p.A. per discutere la moratoria e per vedere cosa hanno intenzione di fare i sindaci dei comuni soci: rappresentare i propri cittadini e scoprire gli interessi della Ruzzo Reti o continuare il giochino della politica e delle nomine.
Nel frattempo sono arrivate le feste, e la Befana, oltre a portarsele tutte via, ha anche consegnato il carbone a quei monelli birboni della Ruzzo Reti.


A marzo sarà passato un anno dall’emissione delle bollette pazze, qualsiasi cosa accadrà noi non staremo a guardare.

CdP Teramo

 

Ruzzo Reti (the company that manages water services in Teramo and its whole province), last year was responsible for sending hundreds of bills with crazy amounts. In some cases these bills were even more expensive than 5000 euros.

Is totally unfair that during this period in which we are experiencing Covid 19 Pandemic, employment problems and starvation wages people may receive extremely expensive bills, as mentioned before, to pay water.

It’s such a stretch not having enough money to pay the water service or even having to access to funding to do so.
For these reasons we decided to focus on this topic and offering our help and support to all the people who need it.
Ruzzo Reti manages the integrated water services (tap water, sewerage and sewage treatment) of all the municipalities of the Teramo area (exception for Fano Adriano) it includes 40 municipalities out of 47 in the province of Teramo.
All the municipalities served are also members of the joint stock company (except Isola del Gran Sasso, Pietracamela and Pineto), all the mayors of the municipalities served vote to elect the board of directors of Ruzzo Reti.
This briefly introduction to clarify what we are talking about, a provincial Company whose board of directors is politically appointed.

The exaggerated bills were issued exploiting:

– Quibble of water meter self-reading, all the people who had not affected it saw a down payment on huge consumption;

– A little cunning for the water bills amounts of 2018, not enforceable by law, but required the same by Ruzzo Reti.

Facing customers’ surprises, Ruzzo Reti, specified that they kindly allowed installments for those who had problems to pay super expensive bills. Perhaps hoping to hide bad mgmt and their attempt to balance accounts and, in the meantime, continuing to exploit customers.

In addition to the silly bills there is an evident politically problem regarding water as a common good and how it as to be managed.

We organized a public assembly in Piazza Martiri della Libertà to discuss and protest with the involvement of comrades and Ruzzo customers.
During the assembly a lot of proposals come out and we decided to plan other rallies for keeping high attention on a matter that far from being corporatist or sectarian but involves everyone.

It was decided to organize a rally in front of Ruzzo Reti HQ, despite the pandemic period we found a great support from the population and we received numerous requests for help, especially for what concerns the procedures, for this reason we decided to organize an help desk at Casa Del Popolo to receive, listen and support those who were most in difficulty.
In the meantime our hometown was filled with banners against the evil of Ruzzo Reti.

After rallies and meetings Casa Del Popolo forwarded these proposals to Ruzzo Reti S.p.A. and for the knowledge of all the mayors of the municipalities members:

– Excluding all the 2018 water bills amounts, not enforceable by law, for the Company, customers would have to go to the office to fill out a form to get the bills amounts back, a good joke since they simply didn’t have to pay them.

– Moratorium: total for users under EUR 8000 and proportional to the number of users above EUR 8000;

The Company refused to meet all the people publicly and people refused to go and negotiate within their HQ.

So that compromise was reached: two delegates from Casa Del Popolo went to the Protocol Office to deliver the proposals.
From a political perspective all the decisions and proposals made had broad support and consensus and also reached the municipal council in Teramo, a majority councillor asked the council, proposing the moratorium, to embrace the spirit of Casa Del Popolo to support people with difficulties.

Having been voted by a majority, the moratorium will come to the Board of Ruzzo Reti.

At this point we think it is necessary a Ruzzo Reti extraordinary board for discussing the moratorium and understanding what the mayors of the municipality partners intend to do, represent its citizens or continuing to play the game of politics and appointments.

Meanwhile, bank holidays have arrived and Befana gifted coal to all the naughty people of Ruzzo Reti.

Next March it will be a year since the issuance of crazy bills, whatever happens we will not stand by.

CdP Teramo

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